Carissimo don Federico,
con questo saluto ti vogliamo dire “BENVENUTO” a Conscio, nella parrocchia dedicata alla Natività della B.V. Maria in Conscio che, nel 1988, è stata elevata anche a Santuario Mariano.
Anzitutto salutiamo il Vicario Generale mons. Adriano Cevolotto, il Vicario Foraneo don Samuele Facci, tutti i sacerdoti concelebranti e i religiosi presenti a questa bella e storica celebrazione.
Un saluto speciale, don Federico, lo vogliamo dedicare anche alla tua famiglia, a tua mamma, che omaggiamo con un mazzo di fiori, ai tuoi fratelli e ai tuoi parenti che ti hanno trasmesso il dono della fede e che ti hanno sempre sostenuto in questo cammino di vita che ti ha portato oggi a diventare il nuovo pastore di Conscio.
Sei vissuto ed ordinato sacerdote nella parrocchia di SanDono e, scusa il gioco di parole, per noi sei davvero un Santo Dono. Sei un Dono perché sei stato donato a noi dalla diocesi di Treviso e chiamato dal Signore a celebrare il sacramento dell’Eucarestia, aiutandoci ad essere sempre più conformi al suo Vangelo.
Sei in un territorio che è stato visitato e nato da una straordinaria visita mariana: noi, come ben sai, oltre alla nostra Canonica, siamo molto orgogliosi della nostra storia anche se numericamente siamo una piccola realtà territoriale. Siamo un paese e una comunità vivace che, fin dal secolo scorso, è stata sapientemente guidata da pastori che avevano una vista lunga e un cuore aperto...forse questa è l’occasione per ricordarli e dirgli grazie: don Querin Zottis, don Pietro Battocchio, don Dionisio Visentin, don Giovanni Gumier, Don Ubaldo Tonolo, Don Virginio Toso e don
Edmondo Lanciarotta.
Caro don Federico, siamo felici del tuo arrivo, siamo contenti che tu sia qui in mezzo a noi, con i modi e le modalità che ci comunicherai: la storia parrocchiale di Conscio continua con te, con il tuo servizio, con la tua disponibilità e con quel sorriso che ti caratterizza e che ha già contagiato chi ti ha conosciuto.
Sappiamo della tua passione per la bicicletta, il ciclismo, e allora permetterci una metafora proprio oggi che si corre il campionato del mondo professionistico: tu, don Federico, vieni in mezzo a noi come un ciclista che partecipa ad una nuova corsa a tappe. Egli sa che deve saper misurare e dosare le forze perché la corsa è lunga, deve mettere in preventivo qualche volta di bucare o di non trovare il passo giusto, a volte le marce scelte possono essere troppo dure e il fiato può essere corto, dovrai essere un velocista nei percorsi piani, ma anche un prudente ed abile scalatore per affrontare le pendenze più dure e le curve cieche che di certo incontrerai...prima o poi taglierai il traguardo di tappa e arriverà il meritato riposo. E allora arriverà l’ammiraglia che ti affiancherà e che ti comunicherà puntualmente il distacco maturato dalla testa della classifica o il vantaggio accumulato sugli avversari...
In parrocchia a Conscio, caro don Federico, non ci sono e non ci saranno avversari, ma un’ammiraglia e una squadra, quella sì, che sa sacrificarsi, sa rendersi disponibile e salanciare la volata per il traguardo finale, il bene della comunità, il bene di ogni gruppo,
iniziativa, festività che ci aiutano a sentirci famiglia amata da Dio. Sappiamo bene che il nostro ristoro, dopo questa corsa pastorale, è sempre e solo il Vangelo e che il capitano della squadra è il Signore Gesù, che, in ogni occasione, sarà pronto a lanciarci la volata per farci vincere solo, però, se saremo consapevoli dei nostri limiti, di essere, cioè, peccatori, tutti, sempre bisognosi della misericordia di Dio e dei fratelli.
Caro don Federico, sei stato da sempre impegnato in Seminario anche per formare nuovi sacerdoti per la nostra Diocesi. Preghiamo con te, e insieme a te, perché anche qui a Conscio, in mezzo a noi, nuove vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa possano nascere ed arricchire la nostra comunità e rinnovare la nostra fede.
“Pace è mangiare il proprio pane con i fratelli a tavola.” Diceva don Tonino Bello.
Caro don Federico, noi di Conscio siamo famosi anche perché sappiamo far bene da mangiare e mangiamo bene. Essere presenti durante i momenti semplici di fraternità, alla sagra, ad una festa di famiglia, ad un compleanno, ad uno speciale anniversario, mangiare insieme, condividere il pane della propria esperienza, della fede e della simpatia, aiuta a crescere, fa lievitare la nostra reciproca conoscenza: questo è un pane che a Conscio cerchiamo di servire abbondantemente, senza limiti. E quindi, caro don Federico, sentiti già invitato nelle nostre case, ospite speciale per essere da te incontrate, conosciute, amate e benedette!
Grazie don Federico, Benvenuto in mezzo a noi, benvenuto a Conscio !