Percorso

L'8 settembre 1451 è una data fondamentale per il paese: è il giorno in cui "sopra un rovere di un grandissimo Bosco..." a Conscio apparve la Madonna ad "una povera donzella, detta Graziosa, guardiana di porci...".

Così recita una lapide affissa nella Chiesa Parrocchiale datata 19 aprile 1491 che ricorda l'antica pergamena del "Primo Miracolo et Origine della Devotissima Chiesa di Santa Maria di Conscio" che fino a poco tempo fa veniva declamata ai fedeli nel giorno della festa della Santa Natività di Maria Conscio cui è dedicato il Tempio Mariano. La verità del fatto è confermata da Papa Innocenzo VIII° nella Bolla datata 14 aprile 1491.

Il Testo originale della pergamena storica

"Correano gli anni della nostra salute MCDLI. essendo Papa. Nicolò V. Imperatore. O. le Federico III. Doze di Venezia Francesco Foscari, Vescovo di Treviso, Hermolao Barbaro. Podestà. Nicolò Marcello. quando apparve visibilmente. la Gloriosa. Vergine. Maria. come si vede. dipinta. sula pala. di questo Altare. agli otto Settembre. giorno. della sua. natività. sopra un Rovere. di un grandissimo. Bosco. ch'era. allora. in questo. luogo. a una povera. donzella. detta Gratiosa. guardiana. di porci sempia. et. storpiata. della gamba. e del bracio. destro. figliola. De Antonio Tabarello. di Natisone. Padovano. habitante. in queste. contrade. dalla quale. aparitione. essa Gratiosa. ricevette. non pure la sanità. di corpo. e della. mente. ma spirito. Profetico. perciochè. mentre. che ella stette donzella. rispose. a tutte le dimande. benchè dificili che l'erano. fatte sapientissimamente. e predise. grandissime. cose. che. vennero nel mondo. come le orribili. e sanguinosissime. guerre ch'ebero i Signori. Venetiani. con diversi. Re. et Principi. e la presa. di Constantinopoli. fatta. da Maometo. Re de Turchi. che fu l'anno. seguente. con crudelissima. occisione. di. molte. migliaia. di cristiani. grezi. e di costantino. paleologo. ultimo Imperatore. orientale.
per il quale. miracolo. et preditioni. corsero. a questo. luogo. grandissimo. popolo. molti. anni. a cui la Gloriosissima. Vergine. Maria. faceva diverse gratie e tuttavia. nefà. a chi se le. raccomanda. con buono. e divoto cuore. et però fu. edificato. una chiesetta in questo luogo. con l'elemosine e voti. offertile. ma del MCDLXXXVIII esendo. de essa chiesetta fatto. libero. dono. dal Rev.do mons.r Gio. Zeno. cardinale di S.ta Maria in portico e abbate di nervesa. a i frati. del ordine carmetano eh'l havevano governata et officiata. alcuni. anni. et prima. fabricatovi un Romitorio e un Picciolo. campanile. con campane. sopra un pezzo. di prato. donatoli. a questo fine. da la mag.na mad.a Girolama Zucareda. gentild.a Trivig.a in un processo di tempo. con l'elemosine et offerte raccolte in Treviso e nelle punto. ville cinconvicine. et da diverse persone divote e pie che. essendosi notate venivano. a questa divozione. accrebero. la loro abitacione. et fabricorno. da novo da fondamenti. questa Chiesa: quale. da poi. è stata. arechita da diversi. Somi. Pontefici. di tante gratie. imunità. privilegi. essentioni. e indulgenze. come. apare nelle bolle Papali. queste cose sono. state. scritte qui' a perpetua memoria di un tanto miracolo. e di molti altri fatti a diverse persone divote. parte intese success.te da nostri. padri vechi. parte. risolte. da le scrit. public. e private. di questo luogo et mass.te un breve apost. di Papa Inocetio 8° dato in Roma dt. 1491. 19 Aple."


Traduzione in lingua corrente

"Erano gli anni della nostra salute 1451. Era Papa NICOLO V°, Imperatore l'Onorevole FEDERICO III°, Doge di Venezia FRANCESCO FOSCARI, Vescovo di Treviso HERMOLAO BARBARO, Podestà NICOLO' MARCELLO, quando apparve visibilmente la Gloriosa Vergine Maria così come si vede dipinta sulla pala di questo altare nel giorno 8 settembre, giorno della Sua natività. Apparve sopra un rovere di un grandissimo bosco che c'era allora in questo luogo. Apparve ad una povera giovane, di nome GRAZIOSA, guardiana di porci ignorante e dalla gamba e dal braccio destro storpiati. Era figlia di Antonio TABARELLO di Natisone. Egli era un padovano che abitava in queste zone. Da quell'apparizione, GRAZIOSA ricevette non solo la sanità del corpo e della mente, ma anche uno spirito profetico. Era ancora giovanissima quando rispose a tutte le difficili domande che i sapienti del tempo le rivolsero e predisse cose grandissime che sarebbero accadute nel mondo come le orribili e sanguinosissime guerre che ebbero i signori veneziani con diversi Re e Principi, la presa di Costantinopoli operata da Maometto, Re dei Turchi che avvenne l'anno seguente con una crudelissima uccisione di molte migliaia di cristiani greci e di Costantino paleologo, ultimo Imperatore d'Oriente. Per il miracolo e le profezie accorse in questo luogo per moltissimi anni un foltissimo popolo a cui la Gloriosissima Vergine Maria faceva diverse grazie e continua a fare a chi se La raccomanda con cuore sincero e devoto. Così fu edificata una chiesetta grazie alle elemosine e ai voti che Le vennnero offerti, ma nel 1488 la chiesetta, essendo fatta libero dono dal reverendo monsignor GIOVANNI ZENO, cardinale di Santa Maria in portico e Abate di Nervesa ai frati dell'Ordine Carmelitano che l'avevano custodita e dove avevano officiato già da parecchi anni fabbricandovi vicino anche un Convento e un Piccolo Campanile con campane sopra un pezzo di prato, donato a questo fine dalla magnanima signora GIROLAMA ZUCCAREDA, gentildonna trevigiana. Grazie alle elemosine e le offerte che nel corso degli anni furono raccolte a Treviso e nei paesi circostanti e dalle diverse persone devote e caritatevoli che si iscrissero numerose alla confraternita del Carmine, i frati riuscirono ad ingrandire il proprio Convento, ricostruendo così dalle fondamenta questa Chiesa: quest'ultima, infine, fu poi arricchita da diversi e sommi Pontefici con tante grazie, immunità, privilegi, esenzioni ed indulgenze così come testimoniano le bolle papali. Queste cose sono state scritte qui sotto a perpetua memoria di un così grande miracolo e di molti altri accaduti a persone devote, alcuni conosciuti successivamente dalle memorie dei nostri vecchi padri e altri dalle scritte pubbliche e private conservate in questo paese e principalmente da un breve apostolico di Papa Innocenzo VIII° datato in Roma il 19 aprile 1491."

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